LUX VIVENS
Suoni di Luce Vivente

Meditazione in Musica
Musiche di Hildegard von Bingen (XII secolo)

Presentazione

Il progetto artistico – musicale Lux Vivens è un singolare concerto per soprano, voci femminili e campane di cristallo di rocca, in cui viene presentato un percorso musicale che ripropone le antifone e i responsori della monaca benedettina tedesca Hildegard von Bingen, figura emblematica del Medioevo europeo. Il punto di forza e di novità di Lux Vivens sta nel saper attingere e coniugare quanto di più autentico ed espressivo appartiene a queste antiche melodie, che vengono presentate sotto forma di meditazione in musica in una nuova e toccante realizzazione, attraverso il connubio e l’inedita fusione delle voci con le campane di cristallo di rocca. La forza espressiva del canto e il magnetismo degli armonici di questi strumenti insoliti contribuiscono a liberare tutto il fulgore di cui queste musiche sono intrise, mettendo in condizione i partecipanti di essere guidati lungo un percorso di ispirazione che consente di scoprire l’aspetto unificatore del proprio centro psicofisico, grazie all’ originaria funzione guaritrice della musica, nata come veicolo spirituale e mezzo riequilibrante delle energie sottili di ognuno. Durante il concerto, il fruitore, “avvolto” a livello percettivo da un “triangolo sonoro”, si dispone al centro di un suo spazio vuoto, seduto o sdraiato e può lasciarsi andare in una graduale presa di coscienza di sé in relazione al mondo che lo circonda, permettendo alla musica di agire e vibrare in tutto il suo essere e il suo modo di sentire

Artisti, Strumentisti e personale tecnico

ARTISTI: 1 direttore – 1 soprano – 3 voci femminili – 3 percussionisti – 1 light performer

STRUMENTI: orchestra di 33 campane di cristallo di rocca di varia dimensione

PERSONALE TECNICO: 1 direttore di scena – 2 persone di servizio

Allestimento e Location

ALLESTIMENTI SCENOTECNICI:  abiti di scena bianchi – candele – candelieri in ferro battuto – stuoie – service audio – luci – prese di corrente 220 – 380 watt

LUOGHI: Antica Pieve – Chiostro o chiesa di un convento – Grande Cattedrale – Eremo naturale – Grande piazza – Luoghi di culto antichi (templi greci o romani)

Note di Regia e Tecniche

Durata un’ora circa

a) LO SPAZIO: Per la realizzazione del concerto “Lux Vivens”, necessita un grande spazio vuoto (minimo 6 m x 12 m), possibilmente riverberante, dove poter ricreare “un triangolo sonoro” oppure un grande spazio all’aperto (in questo caso il suono viene amplificato e i riverberi prodotti artificialmente)

b) LE 33 CAMPANE DI CRISTALLO: Ai vertici del triangolo vengono disposte su appoggi neri o trasparenti, 3 sezioni di campane di cristallo, per un totale di 33, di dimensione e di altezza variabile (il diametro di ognuna varia da 60 cm a 20 cm). La sezione più grave viene disposta ad est, le altre due sezioni ad ovest, quella intermedia, di fronte a quella più acuta. La trentatreesima campana di cristallo, un SI naturale da 60 cm di diametro, viene collocata a terra, al centro della scena, riempita d’acqua e la stessa, “dinamizzata” dall’energia e dagli armonici del concerto, viene distribuita ai partecipanti alla fine del concerto, come segno di purificazione

c) GLI INTERPRETI: I 3 percussionisti, con abiti monacali bianchi, si dispongono all’interno della loro sezione di campane (acuta, media, grave). Le 3 voci femminili, con abiti monacali bianchi, sono disposte ai vertici, ognuna davanti alla sua sezione di campane corrispondente. Esse rappresentano l’ ”alter ego vocale” delle campane di cristallo di rocca e dialogano con la voce principale. Il soprano, la voce principale, con abito monacale bianco sontuoso, si pone al centro del “triangolo sonoro”, canta direzionando in senso circolare il suo canto

d) GLI ALLESTIMENTI SCENOTECNICI: Intorno alla voce principale vengono disposte alcune stuoie nere, sulle quali una parte del pubblico può scegliere di avvolgersi a suo piacimento in un telo bianco fornito dall’organizzazione e fruire del concerto sdraiandosi. Gli altri partecipanti possono ascoltare la meditazione in musica seduti in modo convenzionale, oltre il “triangolo sonoro”

e) IL LIGHT PERFORMER: Il light performer utilizza la luce naturale delle fiaccole e delle candele e con la luce artificiale scolpisce le forme e i dettagli architettonici del luogo. Caratterizza inoltre le 3 sezioni e i vari momenti della meditazione in musica scolpendo nell’aria varie forme luminose e rendendo partecipi con bagni di luce colorata gli esecutori e i fruitori, utilizza il colore con tutte le sue sfumature, secondo la concezione filosofica di s. Ildegarda. Rosso, il fulgore dello spirito, la caritas divina, il chiarore della luce vivente. Blu, la dimensione spazio temporale in cui l’uomo è chiamato ad agire come mediatore tra il cielo e la terra, l’umano e il divino. Verde, la viriditas, la forza vitale che vivifica gli esseri creati. Il bianco, il luogo in cui si compie la congiunzione degli opposti e che genera l’armonia dell’essere

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