O NATA LUX

La Metafisica della Luce nella Polifonia Tardo Rinascimentale.
Compositori Europei del XVI Secolo.
(Musiche di Tallis, Byrd, White, Palestrina, De Victoria, Marenzio, Da Venosa, Gabrieli, Di Lasso)

Presentazione

La Metafisica della Luce è l’espressione coniata nel 1916 dallo storico e filosofo tedesco Clemens Baeumke, per indicare le riflessioni sulla Luce espresse da vari autori, fin dall’antichità, nel pensiero filosofico e teologico. L’antico valore simbolico della Luce si ritrova negli antichi culti pagani e ancora oggi, nei cerimoniali della Chiesa cattolica, indica il transito dal buio della morte, alla Luce della redenzione portata da Gesù Cristo, portatore di Luce, Colui che ha annullato le tenebre del peccato ed è quindi anche Lumen gentium (Lume delle genti), Lux mundi (Luce del Mondo), Splendor Patris (Splendore del Padre). Nel corso del concerto/meditazione vengono eseguiti alcuni capolavori musicali della polifonia tardo – rinascimentale europea, attingendo nel repertorio irradiato dalla tematica della Luce, intesa come fonte metafisica di illuminazione, nel senso spirituale di rivelazione divina. Il canto gregoriano rappresenta il filo di congiunzione tra i vari brani ed è anche il motivo ispiratore delle varie composizioni musicali proposte. Attraverso la musica, percorreremo le feste dell’ anno liturgico in cui è molteplice l’ ”uso della luce” nei rituali all’interno delle celebrazioni. Vengono interpretati gli inni e i mottetti che solennizzavano la Festa della Purificazione (la Candelora), la Festa di Pentecoste, la Festa della Trasfigurazione, l’Avvento, il S. Natale, la S. Pasqua. Il succedersi dei canti viene accompagnato dagli armonici delle campane di cristallo di rocca che, in forma sperimentale, ne esaltano i momenti musicali più intensi e significativi e le descrizioni testuali più elevate.

Artisti, Strumentisti e personale tecnico

ARTISTI: 1 direttore + 1 gruppo vocale polifonico costituito da 16 voci soliste + 1 percussionista

STRUMENTI: orchestra di 24 campane di cristallo di rocca

PERSONALE TECNICO: 2 persone di servizio

Allestimento e Location

ALLESTIMENTI SCENOTECNICI: candele – fiaccole – candelieri di ferro battuto – stuoie

LUOGHI: Antica Pieve – Chiostro o chiesa di un convento – Cattedrale

Note di Regia e Tecniche

Durata un’ora e quindici minuti circa

a) LO SPAZIO: Area libera 6 m x 12 m a est verso l’abside, la navata centrale libera, area libera 20m x 10 m a ovest, sul fondo della chiesa.

b) GLI ALLESTIMENTI SCENOTECNICI: I banchi delle chiesa devono essere spostati in verticale, e rimanere perpendicolari rispetto all’abside. Al centro della navata verrà posizionato un grande candelabro. Ai lati in corrispondenza del candelabro, dovranno essere creati due varchi tra i banchi, per consentire di disporre alcune stuoie. Le campane di cristallo vengono disposte sul fondo della chiesa. I candelieri illuminano la zona est, verso l’abside, dove i cantori occupano per più tempo lo spazio, la zona ovest, dove sono situate le campane di cristallo e le zone nord e sud dove sono collocate le stuoie.

c) GLI INTERPRETI: I piani di percezione della musica si spostano continuamente. Per consentire la spazializzazione del suono, il gruppo vocale si sposta continuamente, sfruttando al meglio gli spazi fisici e sonori della chiesa. Il pubblico può ricevere la musica seduto o sdraiato su una stuoia. L’intero gruppo polifonico si alterna alle voci soliste e alla timbrica dell’ensemble femminile o maschile.

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